PREMESSA NECESSARIA 1
Tanti anni fa questo giovane e bravissimo cantante - che solo io e Endriu conosciamo al mondo - cantava una canzone che diceva “ti ho colpito in centro all'orgoglio. Credevo di vincere. Che cosa, non so! ”. Non so che fine abbia fatto questo artista: era troppo bravo per l'Italia.
PREMESSA NECESSARIA 2
Ho cambiato da poco il mio ufficio. Ora sono in zona Repubblica-Piazza Barberini. Che io sappia, dal punto di vista storico e artistico, in quell'area sono poche cose le cose ‘fuori circuito’ da far vedere a un turista.
PREMESSA NECESSARIA 3
Non mi ricordo dove e quando ho ‘imparato’ le cose ‘segrete’ che sto per dire.
IN CENTRO ALL’ORGOGLIO
Alle elementari mia figlia, di fatto, non ha studiato inglese. Non per colpa sua ovviamente (vi risparmio i dettagli). Allora io e la Signora abbiamo deciso di farle fare qualche lezione privata, a casa nostra.
L’altro giorno, quando l'insegnante si è presentata e ci ho parlato un po' (in inglese), mi fa “complimenti, lei parla bene l’inglese, anche se fa qualche errore! “.
Da quel momento mi è scattato un rosicamento interno davvero fastidioso e ho cominciato a rimuginare su quella fottuta frase. Insomma, la professoressa mi aveva colpito in centro all'orgoglio. Onestamente non saprei spiegare bene perché, sta di fatto che volevo reagire e dimostrare a me stesso - e forse a tutti - che aveva torto. Sono sempre stato onesto con me stesso e la teacher aveva detto la verità: nonostante ciò mi è scattata la voglia di dimostrarle che si sbagliava.
Chi mi conosce sa che è vero: a Roma io fermo gli stranieri - con una scusa qualunque - perché è un modo per esercitare l'inglese, lingua che dimentico con una velocità e profondità incredibili se, per lavoro, non ho più l'occasione di parlarla. Basta pochissimo e devo ricominciare dal the cat is on the table. Ormai il cervello è quello che è, quindi faccio sempre tanta fatica a ricominciare.
Per farla breve: l’altro giorno, mentre mi prendevo un caffè sul marciapiede, fermavo gli stranieri e mi giocavo le mie carte segrete su quella zona. Gli dicevo che, in quella chiesa lí davanti, c’era una Madonna che aveva l'orgasmo e che il Vaticano non voleva che si sapesse, per ovvii motivi. Orgasmo perché colpita dai raggi di luce benedetta provenienti da Dio. Li invitavo a soffermarsi sul viso della Madonna, per avere la prova provata dell’orgasmo. E poi dicevo “non spargete la voce, perché il Vaticano non vuole che si sappia!”.
Dopo tante risate di incredulità e abbondanti chiacchierate in inglese, tutti gli americani e gli inglesi ci credono: vanno dentro, verificano e, quando escono, mi fanno il pollice di gratitudine. E via con la prossima chiacchierata veloce.
Gli altri stranieri, quasi sempre, se ne vanno via senza entrare in chiesa, ringraziando per la simpatica chiacchierata.
Sicché fermo l'ennesima coppia, polacca stavolta, verifico il loro livello d'inglese e gli sparo il missile dell'orgasmo.
Lei ride, ride proprio tanto, ma proprio tanto, molto più del solito. Il marito (credo) ride perché ride la moglie. A un certo punto mi fa, in inglese ovviamente: “non ci crediamo. Ci accompagni in chiesa e ce la mostri lei!”.
“È proprio lí davanti, devo andare in ufficio, sennò faccio tardi! Mi spiace“.
“Allora lei è uno che adesca i turisti per raggirarli!”.
“Noooooooooooo, assolutamente nooooo. Ok, vi accompagno e vi faccio vedere, but please hurry up as my meeting starts in a couple of minutes!!”.
Lei continua a ridere, ma in modo strano, quasi sguaiato. Non capisco perché.
Siamo davanti alla statua, a quel viso gaudente.
“Visto??! Ha un orgasmo! Non sono un adescatore”.
E lei, IN ITALIANO, con mia massima sorpresa:
“Quella non è la Madonna. È Santa Teresa d’Avila. Non è un orgasmo. È la beatitudine. Si chiama transverberazione. Ho fatto il noviziato qui a Roma, molti anni fa. Ora lei può andare in ufficio. Grazie!”.
Avevi un cd di molteni accanto agli Ottohmm
Io lo sapevo, ma l'avevo rimosso.. :D