Buon ferragosto.
Visto che sono in crisi creativa (a causa del caldo) mi son fatto aiutare dalla Signora per trovare argomenti interessanti per intrattenervi. Non ne abbiamo trovati: allora, come succede in questi casi, vado a braccio, attaccandomi al quotidiano per prendere spunto. In ordine casuale:
A) Sono in vacanza nell'albergo di Gustav Thoeni, sciatore pluripremiato degli anni 70. Nella sala ristorante ci sono questi lampadari.
Ovviamente ho fatto di tutto per sapere se le corna fossero finte o vere. Sono vere e appartenevano alla caveza di un folto numero di stambecchi che il dittatore rumeno Ciausescu amava collezionare nella sua gigantesca riserva privata in Romania. Dopo la capitolazione del dittatore, un imprenditore austriaco ha tagliato le corna a questi stambecchi (che, dunque, non sono stati uccisi) e le ha rivenduto in giro per il mondo.
Ah: Gustav Thoeni è piccolino, ha le gambe storte ed esili, è molto timido e dà una mano in albergo anche nei lavori più umili.
B) Credo di avervi detto molte volte che la mia insicurezza mi ha portato spesso a fare cose strane per attirare l'attenzione di qualcuno.
Beh c'è stato un periodo in cui indossavo l'orologio al contrario.
Perché? Perché così se qualcuno mi chiedeva l'ora io gli schiaffavo l'orologio sotto gli occhi e lui l'ora se la leggeva da solo nel verso (per lui) giusto. Infatti l'orologio era al contrario per me ma nel verso giusto per lui. A mia discolpa aggiungo che a me, a quel tempo, dell'ora non me ne fregava niente e volentieri facevo quattro chiacchiere con chi si avventurava a chiedermi l'ora. Una volta sono addirittura arrivato a ciulare con una bellissima ragazza che mi aveva chiesto l'ora in treno.
Finisco dicendo che una volta ebbi un orologio a cui ero così affezionato che, quando si ruppe, lo seppellii e gli feci una degna cerimonia funebre.
Ah, da parecchi anni ormai l'orologio lo indosso correttamente e se qualcuno mi chiede l'ora non è raro che io risponda con l'ora sbagliata o con “comprati un orologio! “.
C) Nei mercatini locali, qui, vendono prodotti locali. A Prato allo Stelvio un pirla vendeva elefanti di gesso. Orribili e fuori tema. Allora mi è tornato in mente questo elefante, bellissimo, giapponese ovviamente.
Qui ci sono tanti galli e galline. Per questo mi è tornato in mente questo, dello stesso autore.
Per chiudere la solita parentesi giapponese, ecco una foto che, secondo me, li raffigura perfettamente. Sono turisti appassionati di balene e tutti, tutti, ordinatamente, seguono le istruzioni della guida su dove sporgersi per avere l'opportunità di ammirare il cetaceo. Ma, ovviamente, il cetaceo non è d'accordo.
D) Come Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima vi ricordo:
di comprare abiti (es t shirt) di cotone al 100%, perché qualunque abito con fibra sintetica rilascia microplastiche nel lavaggio
che gli alberi fanno ombra.
E) Mediamente, a capodanno, mi sono sempre rotto le palle. Me ne ricordo volentieri solo uno, passato a trombare e a mangiare, nel letto, pane e mortadella accompagnato da vino rosso. Ma non è questo che volevo dirvi. C'è stato un lungo periodo in cui ho preferito rimanere a casa a vedere la serie senza fine di film che RAI 3 faceva vedere il 31/12. Adoravo vedere quei film così poco commerciali e Tetzuo Uomo d'acciaio mi è rimasto in testa per sempre.
Perché ve lo sto dicendo?
Perché non ho resistito all'ennesimo abbonamento, a una piattaforma di film come Dio comanda e che nei cinema non vedrete mai. Film da tutto il mondo, con i sottotitoli.
Ieri ho visto un film armeno e uno uzbeko, poi uno francese e uno boliviano.
Godrò come un picchio per un anno.
F) Qui in albergo non ci sono i quotidiani e la prima edicola è a 50 km. Io sono in crisi di astinenza. Sto malissimo. Mi sono allora messo a sfogliare riviste tedesche e ho trovato lui.
Sotto questo bel visino simpatico si nasconde un bastardo.
Si chiama Joseph Mercola ed è un ortopedico osteopata.
Avete presente le fake news? Ecco, lui è il più grande spreader (diffusore) di notizie false sul Covid 19. Al mondo!
Buon ferragosto.
Nooo, uno dei pochissimi al mondo che ha visto testuo! Il mio rispetto. Quel film mi ha talmente colpito che è uno dei pochi di cui ricordo tutte le scene. Non so ancora se ringraziare o odiare il professore di antropologia culturale che ci costrinse a vederlo .
mica male per essere una newsletter di ferragosto.
Orologio. io non utilizzo un orologio al polso dall'età di 18 anni, quando, dopo l'esame di maturità, ho deciso di metterlo in un cassetto e non avere un maledetto meccanismo che mi ricorda che il tempo passa, inesorabile. Per anni passavo il tempo a rispondere a chi mi domandava l'ora che non avevo l'orologio. Lo sguardo di stupore è il medesimo che ora fanno le persone quando dico che non ho la tv da 13 anni. Per l'ora, da molto tempo nessuno la chiede più, perché ora abbiamo tutti almeno due cellulari. Per la tv, invece, temo che mi terrò lo sguardo di sorpresa.
Clima. Io da anni ho ridotto l'utilizzo della plastica e non solo. Per esempio, come busta per le spesa utilizzo delle simpatiche sportine di stoffa colorata realizzate da una mia amica. In 10 anni credo di aver risparmiato migliaia di sacchetti di plastica. Spesso mi tocca litigare con il venditore che non capisce che ho la mia sportina.
Da un paio di anni ho eliminato anche la pellicola di plastica per gli alimenti. ho scoperto a torino una start up di due ragazze che produce teli per avvolgere alimenti in cotone con cera di api e olio di nocciole del piemonte. Si chiama Beeopak. Li vendono on line. Sono di varie dimensioni. Durano circa un anno. Si lavano con acqua calda e sapone di olio d'oliva. Ci avvolgo formaggi, pane, frutta, verdure. Una bomba.