CAPO E CODA
L'altro ieri ero al telefono con un call center. Avevo fatto 65 telefonate alla ricerca della persona ‘competente per tema’ (avete presente?): alla 66ma trovo quella giusta.
Con addosso il carico di 65 telefonate inutili, le parlo subito in modo preciso e diretto. Tra linea disturbata e reciproci “mi faccia finire”, il tono si alza.
Appena evidenzio una certa contraddizione, mi fa, irritata “Sig. Corrado, lei è un cliente davvero impegnativo, lo sa?”.
“Perché, erogate servizi solo ai pirla?“, replico io.
“No, che c'entra. È che lei fa domande troppo…troppo… troppo!”.
“Troppo una sega”, dico io spazientito.
Non è importante dire com'è finita la lunga… telefonata. È importante dirvi che questa storia del “sei troppo impegnativo” è una costante della mia vita.
Ogni volta rimango basito, davvero.
Una ragazza mi mollò (per fortuna, ndr) perché “ero troppo impegnativo”. La mia (amatissima) Laura <3 mi ha definito “una persona davvero difficile”. A Londra, anni fa, la mia convivente mi diceva che ero “lo zotico per eccellenza”. Non faccio altri esempi solo perché coinvolgono alcuni di voi e non mi va di dare dettagli. E la Signora non mi ‘regge’, lo vedo bene (si, ok, nemmeno mi sopporta, però si tratta di due cose leggermente diverse).
Ne parlo perché questi eventi sono tra quelli che mi fanno più riflettere. La vecchia storia del ‘come sei percepito e come sei davvero’, avete presente? Storia che si innesta in una persona che ha il beneficio del dubbio ‘per default’, per cui ogni santa volta mi chiedo se non abbiate ragione voi a classificarmi come ‘difficile/impegnativo’.
Peraltro al tutto si aggiunge una certa, recente ‘disclosure’, non so come definirla: le parole ‘parlate’ coincidono con quelle ‘pensate’. In più, ho abbandonato ogni freno inibitore. Una specie di sindrome di Tourette, ma a livello evoluto. Non vorrei, quindi, che sia questo mio nuovo modo di fare a… ‘impegnare’ le persone!
Esempi a caso: abbraccio chi mi va senza preavviso (faccio presente che la mia cultura era quella della negazione dell’espressività emotiva); dico ‘ti voglio bene’ a chiunque io voglia; dico ad alcune signore/ragazze sconosciute cose del tipo “con educazione e rispetto - e anche un pó di affetto - mi lasci dire che lei ha proprio un bel culo!”; attacco improvvisamente bottone con estranei su argomenti a caso solo perché in quel momento voglio sapere cosa ne pensano; abbasso le penne ai narcisi egocentrici; minaccio querele e ricorsi appena le mail diventano più di due; faccio una lotta senza quartiere contro gli stupidi e gli incivili: il sito “segnalazioni” del Comune di Roma è diventato una mia fissazione. E via dicendo.
Tu come ti sentiresti se fossi la ‘vittima’ della mia disclosure? Forse mi riterresti impegnativo! O no? A parti invertite, io non ti giudicherei minimamente “impegnativo”.
Questo discorso non ha né capo né coda, ma volevo parlarvene. Onestamente non mi reputo affatto “impegnativo” come persona e confesso che mi chiedo, ogni volta, se invece non sia la mia ‘vittima’ a esserlo troppo poco.
Boh.
Prima di passare oltre, sappiate che mi è appena sovvenuta (voce del verbo sovvenire) la mia immagine del profilo di Faccialibro. Forse lei è la risposta.
LE SOLITE, PICCOLE MERAVIGLIE
Questo è uno dei soffitti più strani e belli del mondo. Iran, Fatima Masumeh Shrine.
Il New York Times mostra cosa ci succederà entro il 2040 se non tagliamo, ORA e DRASTICAMENTE, le emissioni di CO2. Ah: avete notato che cominciano a uscire un sacco di articoli sulle città migliori per fuggire dalle catastrofi che ci attendono? Io ho già individuato la mia città di fuga.
Piccolo off topic: BrunelloBello mi segnala che alcuni giornali online si sono messi a vendere sex toys. Ho verificato: è vero. Il tutto si giustifica col fatto che i giornali online possono parlare liberamente di qualunque argomento (al contrario, alcuni canali pubblicitari hanno regole rigidissime sul sesso). Inoltre, i lettori online sembrano più evoluti della media e hanno sdoganato da un pezzo il tema del sesso e dei sex toys (al punto che li comprano come se si trattasse di melanzane). In ultimo, ovviamente, i giornali guadagnano con le inserzioni pubblicitarie di chi produce questi gingilli. Insomma, puoi procedere anche tu a comprare un vibratore con la frusta incorporata andando su un qualunque giornale online (o quasi).
Onestamente non pensavo che il ‘pizzo nero’ fosse ancora in voga. Invece ho scoperto che per la settimana santa…qui la meraviglia. Detto tra noi: il pizzo mi attizza. A proposito di pizzo, di amore e morte…
Lei è modella l'artista polacca Anna Bilińska-Bohdanowicz, dipinta da Emmeline Deane (forse erano amanti).
Anna è raffigurata in abiti da lutto, con quello che sembrerebbe essere un ventaglio di piume nere posato in grembo. Nel 1884 il padre di Anna era morto, lasciandola in povertà, ed un anno dopo anche il suo fidanzato morì.
Prostrata dal dolore, viaggiò per la Francia realizzando schizzi e dipingendo paesaggi. Dopo il matrimonio, nel 1892, aveva intenzione di fondare una scuola d'arte per donne a Varsavia, ma morì tragicamente in giovane età per una malattia cardiaca.
Tra di voi non può non esserci qualche fan sfegatato del Signore degli Anelli. Beh, questa è una chicca di livello mondiale: 5TV, l’erede della celeberrima televisione di Leningrado (vero Kento?), ha scoperto e pubblicato la versione russa del Signore degli Anelli, prodotta nel 1991.
Vale davvero la pena guardare - anche solo per pochi istanti - sia la prima (vedi sotto) si la seconda parte dell’opera perché, oltre alla bravura attoriale, si notano una povertà scenografica e di effetti speciali e di colonna sonora da…suscitare tanto amore e meraviglia quanto ilarità. Ovviamente la versione russa del 1991 dà una pista a quella recente occidentale.
E se, come credo, non vi va di perdere tempo o volete coinvolgere la prole, c’è anche una introduzione animata di circa 6 minuti. Ma, credetemi, l’opera originale del 1991 è di un altro livello.
A proposito di passioni…la Signora mi ha attaccato la passione per il caffè e per la montagna, per fortuna: prima di lei… il vuoto! Premesso che non mi considero affatto un esperto della materia, questo è, secondo me, il caffè più buono del mondo (e ne ho assaggiati davvero tanti, un pò ovunque). L’ultima volta ne ho comprate 30 scatole.
Guardate attentamente quest’immagine, cliccandoci sopra.
Fatto?
E’ stata fatta da un genio africano di 27 anni. A penna! Come tutte queste altre meraviglie.
Avete presente quando avete amici a casa e vorreste offrire un cocktail come Dio comanda, pur non avendo quasi niente nel frigo per creare una combinazione originale ed esplosiva? Beh, qui c’è lo strumento che fa per voi. Io, ovviamente, ho puntato il mouse sul vino. Elisa…ti è utile?
Vi ho segnalato molti siti che riproducono suoni naturali (foreste, balene, uffici etc). Qui c’è un mix davvero originale.
Perché questa melanzana? A quanto pare le mie storielle a sfondo sessuale sono molto gradite. Questa le batte tutte.
La rapida proliferazione della tecnologia NFT ha lasciato il posto ad alcune applicazioni molto creative. Quasi chiunque può coniare un'opera d'arte - o un capolavoro creato dall'intelligenza artificiale - con un po 'di ricerca e un po' di dedizione. E diventare ricco. Zoe Scaman ha usato la tecnologia NFT per ‘sfruttare’ il massiccio invio di nudi ‘non richiesti….’ (traduzione: piselli) da parte degli uomini. Zoe, in sostanza, voleva perculare pubblicamente gli uomini che si vantano dei loro piselli inviandoli ossessivamente alle donne, dando loro un vasto pubblico e, parallelamente, dandogli anche la possibilità di fare soldi.
Insomma, il pisello si trasforma in arte,cash e perculamento pubblico. O roba del genere. Puoi farlo anche tu. Ti assicuro che non c’è niente di scandaloso e che è molto divertente. Puoi ‘caricare’ il tuo pisello o quello di tuo marito. Le istruzioni sono semplicissime. Vai qui e fammi sapere, specie se diventi ricca/o. Ovviamente io lo farò, appena avrò il tempo di tirarmi giù le mutande e ritrovare il mio pisello in via di estinzione.
Ah: poi puoi bruciare la tua opera d’arte, visto che va di moda anche questo.
Ah (bis): sappiate che i più recenti studi dimostrano il rimpicciolimento delle dimensioni medie del pisello e, soprattutto, una forte caduta degli spermatozoi presenti nel liquido seminale. Ciò, insieme alle modifiche nei costumi sessuali, sta “minacciando la sopravvivenza umana”, causando una rilevante crisi di fertilità. Forse non è una brutta notizia, visto quello che stiamo combinando.
THE JAP ADDICTED
Il mio amatissimo RobTrob mi ha segnalato un piccolo capolavoro musicale, che, in realtà, conoscevo già e che, appunto, vi avrei segnalato qui. Se siete stressati o amate la meditazione o, più concretamente, volete far addormentare la prole, qui andate sul sicuro. Dura 51 minuti. Di vero relax.
E siccome dal Giappone escono fuori solo cose meravigliose, ecco come alcuni artisti giapponesi hanno interpretato le ‘relazioni a distanza’ a causa del Covid. Vi prego di spulciare bene ogni artista, perché merita. E, per finire, ecco una performance d’arte all’aperto.
LA NOTIZIA PIU’ TRISTE
Visto che parliamo di uccelli, non posso non condividere la notizia più triste degli ultimi giorni.
Quest’uccello, in Australia, si conta ormai sulle punta delle dita. E’ talmente raro (causa incendi, inquinamento etc) che i piccoli stanno imparando - da uccelli di specie diversa, visto che i suoi ‘pari’ non ci sono quasi più - un verso/canto diverso da quello tipico della loro stessa specie. Risultato: quando cantano le ‘canzoni d’amore’, per la riproduzione, gli altri uccelli vedono che non si tratta di loro stessi simili e, dunque, ignorano la canzone.
Il nostro povero uccellino non si riprodurrà mai e si estinguerà di sicuro.
FATEVE NA CURTURA
In una vita media, le pareti intestinali sono attraversate da 30 tonnellate di cibo e 50.000 litri di liquidi.
La serotonina, cioè l’ormone della felicità, è prodotta quasi tutta da…l’intestino!
Il duodeno, uno dei segmenti dell’intestino tenue, si chiama così perchè significa “12 dita”. La sua lunghezza media, infatti, è di circa 30 cm.
Memo per il post Covid: la scienza è concorde nel reputare che l’ossessione per l’igiene è potenzialmente dannosa e che i batteri ‘cattivi’ sono necessari perché preparano il nostro organismo a un’eventuale invasione massiccia. Usare igienizzanti e disinfettanti a destra e a manca è dannoso perché indebolisce le nostre difese e ci rende più vulnerabili. Il 90% dei batteri conosciuti NON è dannoso.
Una buona notizia, per chiudere.
Kenya, Ethiopia e Somalia sono tra i paesi devastati dalle locuste (che, detto tra noi, mi sono sempre state sul cazzo).
Beh, per farla (mmmooolto) breve: grazie a una semplice app android le tempeste di locuste vengono tracciate e i loro movimenti registrati. Ciò contribuisce a un miglior controllo di queste sciagure diaboliche e, più indirettamente, alla lotta climatica.
Attenzione: se sono un vero scrittore lo capirete nella prossima newsletter.
Quale sarebbe per te la città migliore dove sfuggire le catastrofi climatiche del 21 Secolo?
la piu bella newsletter per me.....ma come fate a trovare il tempo per vedere ascoltare tutto!?!?!?!?! non so che darei per farlo..........vero! eppure non ci riesco.........devo cambiare vita...ne sono sicuro...grazie corrado